![]() |
||
![]() |
![]() Tweet CONCILIARISMO Dottrina ecclesiologica che sostiene la preminenza del concilio ecumenico sul papa. Le sue origini possono rintracciarsi nella tesi, già altomedievale, che la Chiesa può mettere sotto accusa un pontefice eretico. Successivi sviluppi, esemplificabili con le opere di Marsilio da Padova (1275-1342), Pietro d'Ailly (1350-1420) e Giovanni Gerson (1363-1429), condussero a teorizzare la revocabilità, da parte del concilio, del mandato di un papa ritenuto o indegno o inadeguato alla sua missione e, in generale, la superiorità dell'autorità del concilio su quella del papa. Le idee conciliari alimentarono varie correnti ereticali, la Riforma protestante e anglicana e il gallicanesimo. Esse godettero d'altronde di una certa fortuna nella stessa Chiesa cattolica in occasione del Grande scisma d'occidente e vennero apertamente sostenute nei concili di Pisa (1409), di Costanza (1414) e di Basilea (1431-1439). La sconfitta del conciliarismo sancita dal concilio di Trento (1545-1563) e dal concilio Vaticano I (1868-1870) fu in parte dovuta all'impossibilità di trovare un punto d'accordo tra le diverse tesi che andavano dalla più riduttiva (superiorità del concilio sul papa soltanto in casi eccezionali) alle più radicali, comportanti una vera e propria democratizzazione della Chiesa. |
![]() |